Banche, nuove regole per il conto corrente e la sicurezza online
- Dott. Pierleoni Marco
- 3 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Via alle nuove regole per la sicurezza online: entra nel vivo la Direttiva europea per i pagamenti elettronici

In vigore dal 13 gennaio 2018, è entrata nel vivo l’attuazione della direttiva europea sui servizi di pagamento, nota come Psd (Payment services directive). Molti correntisti stanno ricevendo lettere da parte della propria banca per adeguarsi ai nuovi sistemi di autenticazione, con conseguenze anche sui costi (in alcuni casi).
COSA CAMBIA PER I CORRENTISTI – Oggi la sicurezza passa per lo smartphone con le Otp (One time password) e la strong authentication. Chi ha il vecchio telefonino, invece, può servirsi dei codici via sms, con un canone annuo di 10 euro più il costo del messaggino in base all’operatore telefonico (lo fa ad esempio Intesa SanPaolo).
Come spiega Il Sole 24 Ore, Intesa SanPaolo rottamerà oltre quattro milioni di chiavette dispositive O-Key, che non sono più compatibili con i nuovi standard che prevedono un legame tra la singola operazione e il codice autorizzativo. Stesso discorso per UniCredit, che ha già mandato in pensione le sue Password Card. UniCredit ha lanciato a fine aprile una nuova modalità di accesso e di validazione online in Banca Multicanale tramite UniCredit Pass e Mobile Token, strumenti che generano password usa e getta. Nei prossimi mesi verrà anche presentato un nuovo processo per validare le operazioni via internet attraverso notifiche inviate alla nuova App Mobile Banking per Smartphone. Per i pagamenti e-commerce, invece, l’autenticazione avverrà confermando una notifica sullo smartphone o tramite la sms Otp.
PIU’ ATTENZIONE ALLE AUTORIZZAZIONI – La Direttiva contiene anche le norme tecniche per la Strong Customer Authentication (Sca), la “autenticazione forte dei clienti” individuate dall’Autorità bancaria europea e ha introdotto novità che modificano i pagamenti e la fornitura di servizi per gli utenti che dovranno essere più attenti nel concedere le autorizzazioni alle varie app di servizi. Questo perché, sottolinea Il Sole 24 Ore, sul mercato si stanno affacciando soggetti che opereranno nell’aggregazione dei Big data sui conti dei clienti bancari per offrire loro soluzioni o servizi di tesoreria.
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