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Le "tasse" sul reddito minimo: i prelievi e i bonifici si pagano

  • Immagine del redattore: Dott. Pierleoni Marco
    Dott. Pierleoni Marco
  • 3 ott 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Le operazioni con la card di cittadinanza non esentano dal versare le commissioni a Poste: ecco quanto costa usarla


Usare la card del reddito di cittadinanza? Può costare caro. Soprattutto per chi ha bisogno di quei soldi per pagare l'affitto o per prelevare contante.

Come racconta il Corriere, infatti, la tessera grillina non esenta dalle commissioni che caratterizzano qualsiasi prepagata PostePay. Cioè un euro per ogni prelievo da Postamat (che sale a 1,50 per gli altri sportelli) e un euro per ogni bonifico. "Solo" 50 centesimi se si utilizza il Postagiro, il trasferimento di denaro in un altro conto Bancoposta.

Del resto - spiega ancora il quotidiano di via Solferino - la "card" gialla sbandierata da Luigi Di Maio ha tutte le caratteristiche della classica carta ricaricabile di Poste Italiane. Commissioni e costi compresi. "Balzelli" simili c'erano anche con la tessera fornita dal vecchio governo a chi percepiva il reddito di inclusione (Rei) e le cifre possono sembrare minime.

Ma pesano comunque su famiglie al di sotto della soglia minima di povertà che possono usare quei soldi per "beni e servizi di base", ma anche - appunto - per pagare affitto e bollette. Soprattutto se si pensa a chi percepisce appena 40 euro.

 
 
 

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