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Naspi, quando arriva: tempi di pagamento indennità di disoccupazione Inps

  • Immagine del redattore: Dott. Pierleoni Marco
    Dott. Pierleoni Marco
  • 10 lug 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

I tempi di pagamento della Naspi non sono uguali per tutti. Generalmente l'Inps mantiene una certa regolarità nei pagamenti, specialmente dalla seconda mensilità in poi; il rischio ritardi, però, è dietro l'angolo.


Tempi di pagamento Naspi - Se hai perso da poco lavoro e stipendio l’indennità di disoccupazione Inps potrebbe essere un valido aiuto per far fronte a questo periodo di difficoltà economica.

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), infatti, è quell’indennità mensile di disoccupazione che viene riconosciuta a coloro che hanno perso il lavoro in maniera involontaria, purché questi possano vantare almeno 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni e 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi.

A questi viene riconosciuto un importante strumento di sostegno del reddito, appunto la NASpI, che decorre dall’8° giornosuccessivo alla perdita dell’impiego (ma solo quando la domanda viene fatta entro i limiti previsti dalla legge).

Questo però non significa che la NASpI viene pagata immediatamente; bisogna aspettare, infatti, i tempi di pagamentodell’Inps che possono variare a seconda di alcuni fattori.

Vediamo quando arrivano - generalmente - i soldi della NASpI analizzando i tempi di risposta e di pagamento dell’Inps in merito all’indennità di disoccupazione.


Decorrenza Naspi

Prima di vedere quando viene pagata la Naspi è bene fare chiarezza su come si calcola la decorrenza del contributo.

Questa è importante perché ci dice da quando si inizia a percepire il beneficio, una data dalla quale dipendono anche i tempi di pagamento della stessa.

Ebbene, la decorrenza della Naspidipende dalle tempistiche con le quali viene presentata la domanda: infatti, qualora la richiesta venga effettuata entro l’8° giorno dalla perdita del lavoro l’indennità decorre proprio dall’8° giorno. Se invece la domanda viene fatta dopo questo termine (ricordate che c’è tempo entro 68 giorni dalla perdita dell’impiego) allora il beneficio decorre dal giorno successivo a quello della richiesta.

I termini sono differenti nel caso di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. In questo caso per la presentazione della domanda c’è tempo fino a 98 giorni, mentre l’indennità decorre:

dal 38° giorno dalla perdita del lavoro se la richiesta viene effettuata prima dei 38 giorni;dal giorno successivo a quello della richiesta se effettuata dopo i 38 giorni.

I tempi di decorrenza sono molto importanti non solo per sapere fino a quando verrà erogata la Naspi (ricordiamo che questa ha una durata pari alla metà delle settimane contributive per le quali si richiede il contributo). La decorrenza, infatti, sta ad indicare la data da cui si ha diritto al beneficio: questo significa che in caso di pagamento in ritardo della prima mensilità si riceveranno anche eventuali arretrati.


Tempi di pagamento Naspi: quando arriva l’indennità?

Non esiste un calendario dei pagamenti Naspi; la data, infatti, varia a seconda degli interessati. Non c’è quindi un giorno uguale per tutti, ma in ogni caso la Naspi viene accreditata con cadenza mensile.

Generalmente la prima mensilità viene pagata pochi giorni dopo dalla comunicazione dell’accoglimento della domanda; di solito l’Inps la prima volta paga pochi giorni di disoccupazione, oppure un mese e pochi giorni, per poi regolarizzarsi nei pagamenti.

Facciamo un esempio: un disoccupato ha presentato la domanda per la Naspi entro 8 giorni dalla perdita dell’impiego, avvenuta il 1° febbraio. L’Inps ne accoglie la richiesta il 18 febbraio e pochi giorni dopo - il 22 febbraio - paga l’indennità di disoccupazione nel periodo che va dal 9 (inizio della decorrenza) al 22 febbraio.

Intorno al 22 di marzo, poi, riceverà la seconda mensilità, e il mese successivo la terza (e così via fino alla scadenza del beneficio).

Quindi dalla seconda erogazione in poi l’assegno di disoccupazione mantiene sempre una certa regolarità nei pagamenti. A tal proposito vi consigliamo di accedere all’area riservata del sito Inps per sapere quando arriva la Naspi: qui, infatti, è indicata dal data di emissione del mandato di pagamento, alla quale dovrete aggiungere dai due ai tre giorni lavorativi per sapere quando è previsto l’accredito.

È bene sottolineare, però, che alcune voci potrebbero essere pagate con tempistiche differenti: è il caso ad esempio del bonus Renzi di 80,00€ (accreditato solitamente ogni due o tre mesi) e gli assegni per il nucleo familiare i quali sono pagati a parte (ma solo quando la domanda non viene presentata contestualmente alla richiesta Naspi).


Naspi pagata in ritardo: per quale motivo?

Solitamente dalla seconda mensilità l’Inps mantiene una certa regolarità nei pagamenti; potrebbero esserci ritardi e problemi, invece, per l’erogazione della prima mensilità per la quale in alcuni casi si dovrà pazientare per diversi mesi.


Il motivo del ritardo generalmente dipende da complicazioni riscontrate nella fase istruttoria; l’Inps, infatti, potrebbe impiegare più tempo del dovuto per verificare la sussistenza dei requisiti, oppure potrebbe mettere in stand-by la valutazione vista la mancanza di alcuni documenti (come il modello SR163, necessario per autorizzare l’erogazione del contributo sul proprio conto corrente); ecco perché è importante consultare il proprio fascicolo previdenziale così da verificare se ci sono comunicazioni in merito da parte dell’Inps.

In ogni caso, visto quanto detto in precedenza, al momento del pagamento della prima rata Naspi, l’Inps dovrà riconoscere anche eventuali arretrati.

 
 
 

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